Da bambino sono stato diverse estati in vacanza con mia madre e altri parenti sulle spiagge romagnole. Con i cugini mi divertivo sempre, ricordo che spesso ci alzavamo presto per andare in spiaggia quando c’era ancora la bassa marea. Il mare ritirandosi la notte scopriva una grande fascia di sabbia che per noi era molto interessante. Ci divertivamo a cercare conchiglie, cavallucci e stelle marine; a me piaceva anche scrivere e disegnare con un legno sulla sabbia ancora bagnata. La nostra lunga passeggiata si concludeva ogni volta al molo del porto-canale nel momento in cui i barconi rientravano dalla pesca notturna. Sostavamo curiosi ad osservare i pescatori impegnati a togliere i pesci dalle reti anche nella speranza di ricevere in dono qualche bella conchiglia. Quando decidevamo di fare ritorno, il mare alle nostre spalle aveva nel frattempo cancellato le nostre impronte, le scritte, i disegni ... Questi ricordi, e il recupero della carta stampata in funzione creativa, mi hanno suggerito la performance n° 190. Nella prima parte della performance scrivo, disegno, faccio forme sulla terra usando i coriandoli che ho realizzato strappando in tanti pezzetti le riviste e giornali che non avrei più letto. nella seconda parte spiego per terra un lungo sacco fatto di quotidiani che lentamente gonfio muovendone l’apertura in modo da spingere l’aria dentro. Il sacco assume poco a poco una forma tonda come fosse una scultura ... Cerco di farlo volare tenendolo aperto nel tentativo di raccogliere i pensieri della gente. Accompagna la performance la proiezione di un mio video con musiche di Massimo De Puri: 1) Risacca - 2) Solazione.