La parola tessuta
Nella nostra società opulenta ci sono parole che hanno un destino curioso: tanto
importanti da meritare di venire stampate, perdono subito ogni importanza e finiscono al
macero... nascono e muoiono vivendo un solo giorno.Ivano Vitali le raccoglie e le smembra in strisce sottili, poi avvolge queste strisce e ne
fa un lungo filo. Ivano con il filo lavora all'uncinetto e a maglia, tempo fa ci produsse
anche delle stoffe, tessute al telaio africano. Così le parole già "morte"
continuano a vivere, nascoste ed avviluppate le une sulle altre.
Adesso Ivano ha chiesto ad Eva Basile di insegnargli ad usare il telaio che tesse la
garza, per intrecciare il suo filo di parole nascoste in un tessuto di leggerezza.
Nella società ancor'oggi tradizionale del villaggio africano di Klikor, in Ghana, ci
sono parole che non perdono mai d'importanza: si tramandano come proverbi, si
scrivono sulle insegne dei negozi e sui mezzi di trasporto. A volte addirittura si tessono
a mano con il telaio ...
Eva Basile ha trascritto in giro per Klikor alcune di queste parole di saggezza, Robert
Aleawobu le ha tessute: così sono nate "Pearls of wisdom". Poi sono andate in
mostra a Hand-in-Hand-Weaving al Goethe Institut di Accra, e alla biennale di fiber-art di
Chieri. Le parole tessute dall'Africa saranno anche presenti a quest'ulteriore
trasmissione della parola tessuta. Presenti e da monito...
Abele Savi |