"Ex Fienile" di
Castel San Pietro Terme (BO). 2000
CINQUE CONSIGLI PRATICI PER UN USO
DINAMICO DELLA LUNA
Piccolo Teatro Visionario di Maria Pia Moschini
per Ivano Vitali
- Primo Consiglio
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- Con un martello di quarzo purissimo rompere il guscio
- della luna dopo averla deposta su un prato illuminato
- dalle lucciole.
- Dalla fessura usciranno a sciame i pensieri astrusi simili
- a piccoli vampiri albini che, liberati, si disperderanno
- nell'etere scomparendo alla vista.
- Potrete così dormire sonni tranquilli e il sogno veleggerà
- verso il nulla, liquido e leggero.
- P.S. Prima di rientrare verificate che qualche piccolo
- vampiro
non si sia annidato nelle tasche, fra i capelli,
- sotto il colletto
perchè, in tal caso, potrete essere
- colpiti
da un attacco di astrusità. Senza rimedio.
Secondo Consiglio
- Grattugiare al coperto la scorza della luna, raccogliendo
- la polvere argentea in un grande vaso di cristallo.
- Potrà essere usata come cipria lunare per anime pallide,
- come sabbia per clessidre notturne o semplicemente come
- pulviscolo fantastico per feste boschive.
- In questo caso si consiglia di usare un raggio obliquo
- a riflesso per raggiungere un'emozione lucida, riverberante.
- N.B. Un pugnello di polvere lunare a digiuno, sciolta in
- un bicchiere di
acqua sorgiva, risveglierà la malinconia,
- cara ai poeti e
agli artisti di cuore azzurrino.
-
- Terzo Consiglio
-
- Non dimentichiamo che a volte la luna si nega alla vista,
- diviene luce invisibile, fantasma.
- Per questo, nelle notti oscure e piene di mistero, armatevi
- di una fionda sonora, vibrante, nella perfetta assenza di suono
- e cominciate a scagliare in varie direzioni piccoli sassi di
- fiume, lucidi e ben lavorati dall'acqua.
- Se la luna verrà colpita ve ne accorgerete dal suo OOOOOHHHHH
- prolungato, simile a un'eco di meraviglia e sentirete un soffice
- FLAAAAP nel laghetto, che sussulterà svegliando le rane.
- Sul fondo potrete allora scorgere la luna velata di nero come
- una dama in lutto che fluttuerà, trasportata dalle alghe, fino
- al centro dello specchio d'acqua.
- Allora, con un retino iridescente, potrete raccoglierla,
disvelarla
- e usarla come fantastica lanterna da giardino.
Quarto Consiglio
- Con molto garbo, staccare la luna piena dal suo pernio invisibile.
- Adagiarla su un ripiano marmoreo, poi, con un gesto deciso,
dividerla
- a metà. Potete usare per tale operazione un lunghissimo coltello
- d'argento.
- Scavare le due metà raccogliendo la polpa in un grande catino.
- Potrete utilizzarla per farne delle splendide polpettine radianti.
- Le due metà concave diventeranno allora lucide coppe per un
brindisi
- lunare, naturalmente a base di sidro galattico con tante, tante
- stelline in sospensione.
- Oggetto del brindisi? La lucida follia.
- Gli astemi conservino il loro buon senso in scatoline di metallo,
- ben sigillate e numerate, descritte in appositi cataloghi.
Quinto Consiglio
- C'è chi descrive la luna come una grande farfalla dalle
- ali invisibili che si muove nel cielo posandosi su immensi
- fiori d'aria.
- Con una sfera di vetro bianco, meglio diamante, si può
- effettivamente intravedere, se usata come occhio, il disegno
- di queste ali, molto simile a quello delle gigantesche
- farfalle tropicali ma senza colori.
- Si potranno anche notare delle lunghissime catenelle
- lattiginose che discendono dalla pancia della farfalla luna,
- oscillando sopra le nostre teste.
- Sono le uova che in primavera essa depone a milioni nei vuoti
- d'aria, di parole, di memoria, in assenza di vento e quando
- la terra odora di borraccina umida.
- Se riescono a raggiungere il suolo esse, piccole ma dolcissime
- e croccanti all'interno, daranno vita a molte piante strane,
- regina fra tutte la lunaria, a fiori di un bianco abbagliante,
- alle stelle alpine e alle timide margherite che hanno il dono
- della parola.
- N.B. Se qualche piccolo uovo vi cadrà sulla testa, non lo
togliete.
- Metterà radici e
verrete invasi da una ineffabile dolcezza
- che si rivelerà
molto, molto contagiosa.
Collaudo
- Terminati i consigli che, come di regola, entrano dall'orecchio
- destro per uscire dal sinistro, siete pregati di mettervi
- le mani sulle orecchie per impedirne la fuga, lasciando che
- si depositino sul fondo del pensiero e divengano per VOI
MOTIVO D'ARTE
Musica
Testo utilizzato da Ivano Vitali per la realizzazione della performance dedicata
all'anno della matematica e realizzata nella Sala espositiva "Ex Fienile" di
Castel San Pietro Terme (BO). 2000
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