Presentazione del Gruppo A.R.F.
(Arte Ricerca Firenze)
- Dino Castelvecchi, Alberto Morelli
- e Ivano Vitali
- 20 Gennaio 2018
Via per Camaiore, 371
Lucca - Monte San Quirico
-
Il Gruppo, nato agli inizi degli anni
"90 a Firenze, si è costituito con la volontà di unire le forze per
realizzare progetti e mostre d'arte aperte alla discussione e al confronto con
altre realtà culturali. I tre artisti, pur nella diversità delle proprie
esperienze, sono accumunati dalla volontà di cercare nuovi materiali, tecniche
e linguaggi.
Esposizioni del Gruppo: 1992 - Teatro Università Popolare
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Rosignano Solvay (Livorno); 1993 - Palazzo Datini - Prato; 1993 - Sala
XC Pacifici - Forlì; 1994 - Chiostro della Badia
Fiesolana - Fiesole; 2008 - Limonaia
Villa Vogel - Firenze; 2009 - Associazione artnest - Firenze; 2010 - Galleria Ass. La Bezuga - Firenze; 2010 - Museo Marino Marini - Pistoia; 2012 La Casina della mail art - Castiglioncello (Livorno)
Pubblicazioni del Gruppo:
- "ARF" ciclostilato - giugno 1993 con testi di Dino Carlesi e Dino
Pasquali. Contiene le recensioni di Silvia Arfelli (Il Messaggero),
Franco Riccomini (La Nazione) ...
- "ARF" brochure per l'esposizione presso il Chiostro di S. Domenico a Fiesole 1994 con
presentazione di Andrea B. Del Guercio.
- "Movimenti e personalità nella cultura fiorentina degli anni '60 e 70"
- Villa Vogel - Firenze 2008. Progetto a cura di Giuliano Allegri
e Valeria Rondoni. Catalogo Edizioni La Bezuga. Testi di Dino Carlesi
ed Elisa Gradi
- "Sentire l'arte" esposizione presso l' Associazione culturale artnest
creatività e benessere. Firenze 2009. Catalogo con presentazioni di
Maddalena Ghini e Giuliano Allegri.
- "Era il tempo del ciclostile" Palazzo Marino Marini - Pistoia 2010.
Catalogo Edizioni la Bezuga con la prefazione della Direttrice Maria
Teresa Tosi e la presentazione di Elisa Gradi
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"Era il tempo del ciclostile" Galleria la Bezuga - Firenze 2010.
Catalogo Edizioni la Bezuga con presentazione di Elisa Gradi

1992 - 1995
- (1992- 1995)
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- The Group A.R.F. (Art Research Florence) had its
first exhibition in October 1992 at the Theatre of Rosignano Solvay (Leghorn).
- It exhibited paintings, sculptures and installations
by the three members: the painters Dino Castelvecchi, Alberto Morelli and the
sculptor Ivano Vitali. The artists had met each other while visiting Florentine cultural
centres such as the gallery "AperA" and Studio "IL Moro" etc.
- All of them were interested in experimenting new
materials and in finding new visual languages. Thus they decided to put on exhibitions in
order to communicate not only among themselves but also with the Florentine,Tuscan and
Italian cultural milieu.
- In 1994 a fourth artist joined the group, the sculptor
Maurizio Mauri.
- On different occasions art critics wrote presenting the group: among
them Dino Carlesi, Dino Pasquali and Andrea B. Del Guercio.
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- Exhibitions Group Art Research Florence:
- Teatro Università Popolare -
Rosignano Solvay (LI) from 24th October to 4th November 1992
- Palazzo Datini - Prato from
5th to 27th March 1993
- Sala XC Pacifici - Forlì
from 3rd to 15th April 1993
- Chiostro della Badia Fiesolana -
Fiesole (FI) from 12th to 20th March 1994
- Studio Bardi 21 Firenze 1995
- Con-temporanei - Patrizia Landi presents Dino Castelvecchi e
Ivano Vitali
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- Reviews:
- Editorial "Il Tirreno"
Rosignano news, 16 Oct.and 11 Nov. 1992
- Editorial - "Il Tirreno"
Prato news, 5 March 1993
- Franco Riccomini - "La
Nazione" Prato 13 March 1993
- Giuseppe Billi - "Toscana
Oggi" 21 March 1993
- Silvia Arfelli - "Il
Messaggero" 11 April 1993
- Stefano Loria - "L'Unità"
13 March 1994
- Il 24 ottobre 1992 presso il Teatro Università
Popolare di Rosignano Solvay (Livorno), si inaugura la mostra di pittura, scultura e
installazioni del Gruppo d'arte A.R.F. di Firenze.
- La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 17
alle ore 19 e terminerà mercoledì 4 novembre.
- Il Gruppo, alla sua prima manifestazione, è
attualmente composto da Dino Castelvecchi, Alberto Morelli e Ivano Vitali.
- Gli artisti dell'A.R.F. (Arte Ricerca Firenze), che
si sono incontrati frequentando centri culturali fiorentini quali Galleria
"AperA" e Studio "Il Moro", si caratterizzano per l'impegno nella
sperimentazione di nuovi materiali e nella ricerca di nuovi linguaggi visuali e si
propongono di realizzare manifestazioni espositive con apertura a discussioni e dibattiti
con le diverse realtà culturali...
- 1° Comunicato stampa 1992
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- Prima esposizione del Gruppo A.R.F.
Grazie al Centro Culturale Solvay è stato possibile avere presso gli spazi espositivi del
Teatro-Università Popolare di Rosignano Solvay le mostre personali in contemporanea degli
artisti Dino Castelvecchi, Alberto Morelli e Ivano Vitali in questa occasione si sono
presentati per la prima volta come Gruppo di lavoro A.R.F. (Arte Ricerca Firenze).
Gli artisti si sono conosciuti frequentando centri culturali fiorentini quali Galleria
"AperA", Studio "Il Moro" ecc. e hanno come obiettivo la realizzazione
di mostre d'arte durante le quali discutere e confrontarsi con le diverse realtà in
Toscana e fuori.
- La visita alla mostra partiva dalla hall del Teatro
dove erano esposte le sculture-installazioni di I.Vitali. Semplici forme
"schiacciate", nelle quali domina l'elemento elissoidale. Per la loro
realizzazione sono stati sposati materiali diversi: cemento colorato, gabbro, ulivo,
mogano ecc.
- Nelle due sale del piano superiore erano in mostra
dipinti e alcune installazioni dei pittori D. Castelvecchi e A. Morelli.
- Premiati entrambi al concorso "Immaginaria
92" del Gruppo "La Rinascente" di Milano esponevano gli ultimi lavori della
loro produzione artistica.
- Nei dipinti di Dino Castelvecchi l'elemento centrale
a forma di stele è sempre presente su un fondo diviso in due spazi sovrapposti: nella
parte superiore giocano segni di colore a mò di scrittura.
- L'artista ha fatto uso di materiali diversi talvolta
di recupero come lamiere, legni ecc.
- Alberto Morelli ha esposto una serie di quadri
"materici": superfici appositamente preparate a ricever grosse pennellate di
colore ad effetto.
- Presenti anche gli ultimi lavori realizzati con la
fiamma ossidrica su pannelli di ferro: interessanti gli effetti cromatici che riesce ad
ottenere; personali anche l'uso delle luci al neon sovrapposti alle lamiere.
- In mostra anche i quadri realizzati su plastica
sovrammessa a superfici precedentemente dipinte, e completate da poche pennellate
trasparenti.
- La mostra una prima verifica del lavoro di gruppo,
dalla quale emerge una forte sensibilità comune espressa in modi estremamente diversi cui
fa da denominatore comune la voglia di lavorare insieme per raggiungere nuove mete.
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- 2°
Comunicato stampa - 8/11/1992 Firenze
Maddalena Ghini
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- Presentazione di Andrea B. Del Guercio
- Fiesole, Marzo 1994
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- Mi sembra utile premettere all'indagine
monografica un primo giudizio, sicuramente positivo, nei confronti del progetto espositivo
- collettivo di Dino Castelvecchi, di Maurizio Mauri, di Alberto Morelli e di Ivano
Vitali. Accanto a valori individuali, risulta estremamente interessante un confronto,
responsabilmente coordinato, tra opere diverse, ma che si collegano e positivamente e
produttivamente dichiarono il proprio valore e i significati, grazie ad una comune
matrice, sia progettuale, dove s'intendono ipotesi teoriche, sia di redazione.
- Per i quattro artisti, relatori di autonome
grammatiche espressive ed aree tematiche, assume, infatti, qualificato significato una
ricerca artistica condotta con volontà sperimentale, che non si accontenta di aree
gratificanti, ma che avanza problematicamene; nella fase di redazione sono evidenti, sul
piano visivo, le intenzioni progettuali per cui l'opera si presenta sempre con caratteri
di manufatto, cioè dove sono posti in luce i materiali e le tecniche.
- L'esposizione ha, quindi , valore non di generica
collettiva, occasionale e casuale, ma di mirata ricerca, di confronto e di dialogo, dove i
manufatti interrelazionano tra loro, aprono vicendevolmene verifiche e, ritengo,
arricchimento di significato. La fruizione può trovare positiva e costruttiva questa
scelta culturale, si troverà di fronte non più ad una percezione distaccata, ma
attiva; il lettore dovrà, in prima persona, muoversi efficacemente nel confronto, si
porrà, all'interno di processi di interrelazione tra manufatti.
- Alla luce di questi dati, ritengo che il progetto
espositivo si qualifichi quale proposta di un laboratorio visivo-sperimentale, divaricato
produttivamente sulla realtà rappresentata dei materiali e delle tecniche; un laboratorio
agitato dalle emozioni e dalla cultura dei quattro artisti. ...
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- Fra gli umani c'è nell'area "estetica" una
categoria che, o per impulso privato o su altrui suggerimento, produce cose - tangibili
come i dipinti e le sculture, intangibili come la poesia e la musica - le quali aspirano
alla definizione di opere d'arte. Ve n'è una seconda, di categorie, che dichiara
d'avere immacolati, incontravertibili atouts per stabilire cos'è l'arte
e che cosa non è (nel caso affermativo tende ad usare l'A, ovvero la lettera maiuscola).
Infine ne abbiamo una terza che con altrettanta sicumera afferma che l'arte (o l'arte)
"è morta". Forse ho dimenticato un'ulteriore catalogazione, quella degli
equidistanti - chissà che non sia la più serena - la quale si limita, tanto più
credibile se lo fa in modo cronachistico, a prendere atto della permanenza di un fenomeno
che, ancora sotto il convenzionale sostantivo astratto arte, comprende le
attività dei pittori, degli scultori, dei poeti, dei musicisti e così via.
- Nello scrivere di Castelvecchi, Morelli e Vitali,
limpide persone che da qualche mese hanno unito le forze e, almeno nel campo delle
esposizioni marciano compatti, vorrei calarmi fra i "neutrali" (si fa per dire,
poichè la neutralità di pensiero è ugualmente una presa di posizione). Ma di sicuro
agirei male, perchè i tre amici meritano una scrittura sentimentalmente partecipe, una
che promuova, senza divenire imbonitura, la loro causa ideale, causa assolutamente non
rapportabile al quotidiano ciarpame, figurativo e no, che contraddistingue l'arte di e per
la massa.
- Prima di compilare schede individuali, annoto pure
che i tre sono prede costanti di una voglia di rinnovamento, il quale può anche essere
chiamato "sperimentazione" (fuor di furbesco clichè), intendendo con ciò il
rifiuto d'adagiarsi in formule considerate più o meno felicemente compiute. ...
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